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Aut. Trib. di Milano n.197 del 25/06/2015
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MATHEUS PEREIRA
Offensive. Una goduria per gli occhi. Tecnica sopraffina, potenza, visione di gioco: tutte qualità che devono però essere ancora incanalate nel filone della continuità. Per il resto la trequarti è la sua terra promessa, conquistata col fisico, già ben formato, lo scambio basso, la giocata di classe, imprevedibile, talvolta eccessiva ma spesso e volentieri efficace, sia perché chiusa con una marcatura, sia perché capace di trovare lo spazio giusto per l’assist vincente o la superiorità numerica nel contropiede. Ama sentire il contatto con la palla, caricarsi la squadra sulle spalle, motivi per i quali arretrata anche il suo raggio d’azione per costruire l’azione in prima persona.
Difensive. Nonostante il fisico e la personalità manca la sua presenza in fase di non possesso, affrontata senza la giusta grinta e il ritmo necessario per stoppare le puntate avversarie e chiudere gli spazi.
PERSONALITY

STAMINA

SKILLS

SPEED/REACTION

Nei paesi lusofoni affibbiare pseudonimi è un’usanza secolare, affinatasi negli anni fino a quasi trasformarsi in una vera e propria arte.
Qualunque sia l’origine, è sufficiente un apelido per individuare le peculiarità del calciatore a cui esso è associato.
In Brasile, Matheus Pereira è Pirulão, il bambinone.
Un nomignolo che, sebbene il meia del Corinthians Sub-17 non abbia ancora raggiunto la maggiore età, non fa riferimento ad atteggiamenti immaturi ma è un semplice accrescitivo.
Perché elevato è il potere carismatico del centrocampista offensivo del Timão, che detiene solo il 5% del cartellino, da farlo sembrare un adulto in mezzo ad un nugolo di infanti.
A favore di questa immagine gioca anche una muscolatura già ben delineata, che gli permette di dare autorevolezza alla sua innata eleganza e viceversa.
Il passo con cui sta affrontando i corsi propedeutici all’esame del futebol che conta è il medesimo, regale e potente come il suo calcio capace di tagliare il campo da una parte all’altra e colpire a rete da posizioni quasi impossibili. Un trequartista bello da vedere (il sangue è pur sempre canarinho) ma sincretico, per il modo in cui contestualizza la finezza, tanto da ritagliarsi uno spazio anche in un ruolo meno offensivo.
A ridosso dell’area o decentrato, possiede un sinistro che da un lato narra la bellezza dei numeri dieci del passato verdeoro e dall’altro scrive la propria storia, poggiando un trofeo personale e di squadra (Lion City Cup e premio Prata da Casa come miglior classe ’98 brasiliano nel 2013, Nike Cup Libertadores nel 2014, Copinha e Sudamericano Sub-17 nel 2015 e MVP sia alla Nike International Friendlies che al recente Mundial de Clubes di Madrid) ad ogni paragrafo.
Carattere forte e ben definito, Matheus Pereira ha l’allegria e il carisma tipicamente sudamericano, due caratteristiche che, vista la giovane età e il percorso formativo svolto finora, vanno ancora tenute a bada.
RuoloTrequartista
Pro e controPIÙ: creatività, visione di gioco, tiro dalla distanza.
MENO: movimento senza palla, gioco aereo.
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